Cornetti da colazione...facili e buonissimi

>> domenica 7 febbraio 2010

A fare i cornetti ci ho provato tante volte, diciamo che tutti i miei tentativi si sono conclusi con dei disastri, soprattutto per quanto riguarda la fase sfogliatura...burro che usciva da tutte le parti, chili di farina per rimediare e ovviamente dal forno uscivano più che altro dei biscotti dall'orribile puzza di burro bruciato...!!!
Mi ero ripromesso di non riprovarci mai più, d'altra parte visto anche l'apporto calorico non mi sembrava il caso di farli, e se ci fossi riuscita? Addio dieta!!!
Ieri però mi ritrovavo senza nulla da fare e mi sono detta : ma insomma, tutto sommato non può essere così difficile : in fondo il risultato da ottenere è un prodotto da forno soffice e lievitato come una brioche, sfogliato e fragrante come un croissant, ma solo nella forma perchè il croissant, quello francese, è solo una pasta sfoglia, senza zucchero, senza uova, tutto burroso...insomma, nulla a che vedere col cornetto, quello italiano, QUELLO DEL BAR!!!
Quindi ho pensato di partire dalla ricetta delle mie brioches catanesi e di fare qualche piccolo adattamento, unendo il procedimento delle sfogliatura, limitandomi a tre giri, avendo letto sul web che sono più che sufficenti.



Il risultato è più che soddisfacente, direi ottimo se non avessi commesso l'errore di fare dei cornetti troppo piccini, davvero mignon!! ! In compenso l'interno è bello gonfio e sfogliato.


Ingredienti :

670 gr di farina, metà manitoba (con buona capacità di assorbimento) , metà 00
20 gr di lievito di birra
150 gr di latte
8 gr di sale
130 gr di zucchero
60 gr di burro per l'impasto
170 gr di burro per sfogliare (di buona qualità, con almeno l'82% di massa grassa)
3 uova
Aromi (facoltativo) : vanillina ed essenza di limone, in alternativa una goccia di aroma panettone e due di aroma burro.

Nel primo pomeriggio:

Prendiamo 170 gr di burro freddo di frigo, poniamolo tra due pezzi di carta da forno e stendiamolo con il mattarello in modo da ricavarne un foglio alto circa mezzo cm, richiudiamolo nella carta da forno e poniamo in frigo.



Prepariamo la biga, unendo il lievito sbriciolato, 72 gr di latte tiepido (non caldo!) e 120 gr di farina. Lavoriamo il minimo, in modo da ottenere un composto piuttosto asciutto, copriamo con della pellicola e lasciamo lievitare fino al raddoppio (circa un ora, tempi variabili in base alla temperatura).

Trascorso il tempo, prendiamo la biga, spezzettiamola nella ciotola dell'impastatrice (o in un altro recipiente che vi permetta una lavorazione agevole), uniamo il rimanente latte, lo zucchero, gli aromi e 1/3 della farina, facciamo lavorare l'impastatrice con il gancio a vel 1. Quando l'impasto sarà diventato omogeneo continuiamo ad unire gli altri ingredienti, cominciando dalle uova, una alla volta, alternandole alla farina, stando attendi ad aggiungere il successivo quando il precedente sia stato ben assorbito. Con l'ultimo uovo aggiungiamo il sale ed alla fine il burro. Continuiamo a lavorare a velocità 1-2 con il gancio inserito finchè l'impasto non si sarò formato. In mancanza dell'impastatrice potete lavorare benissimo a mano, avendo l'accortezza di unire il burro alla fine, spezzettandolo ed aggiungendolo al centro dell'impasto leggermente appiattito sul piano di lavoro.
Mettiamo l'impasto in un luogo tiepido, coperto con pelicola, e facciamo lievitare per circa due ore.

Trascorso questo tempo prendiamo il nostro impasto, stendiamolo leggermente su di un piano infarinato in modo tale da ottenere una "coperta" abbastanza larga nella quale avvolgere il panetto di burro preparato precedentemente.

 

Avvolgiamo il burro richiudendo i lati superiore ed inferiore della pasta...

 

 e poi quelli sinistro e destro, uno sull'altro...

 


a questo punto mettiamo la pasta con la parte delle pieghe davanti a noi, come se si trattasse di un libro da sfogliare, e stendiamo con il mattarello. Il concetto fondamentale è che non dobbiamo tirare la pasta ma piuttosto appiattirla; iniziamo quindi dando delle "martellate" con il mattarello e poi proseguiamo pressando la pasta dal centro in alto e dal centro in basso, allungandola in verticale, mai in orizzontale.


 

e pieghiamo di nuovo a portafoglio...



 



avvolgiamo in un canovaccio e lasciamo riposare in frigo per un minimo di 30 minuti, in modo tale che il burro possa compattarsi.

Trascorso questo tempo riprendiamo l'impasto e poniamolo sempre con le pieghe visibili dalla nostra posizione...


e stendiamo nuovamente la pasta, sempre pressando, non tirando, dal centro verso l'alto e dal centro verso il basso.
Ripieghiamo nuovamente a portafoglio: questa è la terza ed ultima piega. Riponiamo in frigo per almeno 30 minuti, se possiamo farla riposare di più è meglio.
Trascorso questo tempo riprendiamo l'impasto e cominciamo a stenderlo, stavolta sia in lunghezza che in larghezza, creando una sfoglia alta non più di tre millimetri, spolverando bene il piano di lavoro con della farina, in modo che le eventuali fuoriuscite di burro non facciano attaccare l'impasto.

Formiamo due striscie di pasta alte circa 15 cm e da queste ricaviamo dei triangoli della base di circa 10 cm (io li ho fatti molto più stretti, quindi sono venuti piccini!).

 


Se vogliamo possiamo porre il ripieno in corrispondenza dell'estremità basale della pasta, senza esagerare con le quantità (regoliamoci con un cucchiaino massimo di nutella, crema, marmellata, etc) e arrotoliamo i cornetti, partendo dalla base fino ad arrivare alla punta.
I cornetti sono ora pronti per l'ultima lievitazione. A questo punto abbiamo 2 strada percorribili:

1 -  Poniamo  a lievitare fino al raddoppio, dipendentemente dalla temperatura potrebbero volerci un paio di ore come anche tutta la notte (con circa 20 gradi centigradi). 

2 - Mettiamo i cornetti appena realizzati in congelatore in modo da cuocerli in un secondo momento. In questo caso dobbiamo ricordarci che per avere dei cornetti pronti da infornare la mattina dobbiamo metterli fuori dal frigo e a temperatura ambiente la sera prima, in modo che abbiano tutta la notte per scongelarsi e lievitare.

L'ultima fase, finita la lievitazione, è quella di pennellare i cornetti con dell'uovo battuto ed infornare a 180 gradi per circa 15 minuti, fino a che non saranno ben coloriti. 
Buon Appetito!!!

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Torta caprese, una delizia al cioccolato

>> martedì 2 febbraio 2010

Non un grammo di farina per questa delizia, una torta morbida, che si fonde in bocca, un vero peccato di gola.
Perchè possa essere apprezzata in pieno va consumata a partire dal giorno seguente la preparazione, leggermente scaldata al microonde : è questo un passaggio fondamentale, che ermette di sprigionare appieno l'aroma intenso del cioccolato.
La ricetta è presente un pò ovunque sul web, in varie versioni, questa è sicuramente la migliore, a mio avviso, semplice da ricordare e da preparare.

Ingredenti (per una tortiera da 26 cm di diametro)

200 gr di cioccolato fondente
200 gr di burro
200 gr di zucchero
200 gr di mandorle spellate
5 uova

Fondere il burro con il cioccolato a bagno maria, farlo raffreddare; tritare grossolanamente le mandorle con un frullatore, a parte montare le uova con lo zucchero come per il pan di spagna, facendo in modo cioè che triplichino di volume, diventino bianche e ben compatte.
Unire alle uova le mandorle tritate, mescolando dall'alto al basso con una spatola, in modo che non smontino.
Una volta che la mandorle sono ben amalgamate unire il composto di cioccolato e burro tiepido, facendo attenzione a mescolare bene, poichè il cioccolato tende a depositarsi sul fondo.
Versare in un a tortiera da 26 cm imburrata ed infarinata ed infornare in forno già caldo, 180 gradi per 30minuti circa.
Prima di sofrnare fate la prova stecchino : in questo caso l'interno deve risultare leggermente umido, ma non liquido.
Ripeto che va consumata solo il giorno dopo, appena sfornata non ha certamente lo stesso sapore; l'ideale sarebbe riscaldarla leggermente al microonde in modo da rendere l'interno morbido e cremoso.

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Gnocchi al pistacchio

>> domenica 24 gennaio 2010

Scoperta sensazionale : gli gnocchi, preparati con il pesto di pistacchio, sono qualcosa di eccezionale. Una goduria, un' accoppiata davvero fantastica, non ci avrei mai pensato.
E' stata una scoperta casuale dovuta ad uno sguardo rapido al desolante spettacolo offerto dal mio frigo mezzo vuoto nel quale, tra gli altri residuati bellici, ho notato che mi era rimasta mezza confezione di gnocchi e un pò di pesto di pistacchio.
Perfetto, tanto a mia madre gli gnocchi non piacciono.
E' bastato scaldare il pesto in un padellino nel quale avevo precedentemente fatto soffriggere la cipolla e unire un pò di latte (si, lo so, ci vorrebbe la panna ma il latte è molto più light, quindi adattissimo al post-natale ed onora comunque perfettamente la causa).
Scolati gli gnocchi li ho uniti al pesto e....gemiti di piacere delle mie papille gustative.
Provare per credere!

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Cassata siciliana

>> venerdì 13 novembre 2009






E' la classica cassata siciliana, nella versione catanese, ovvero senza il marzapane sotto la glassa che è invece presente nella versione palermitana . Non credo necessiti di particolari spiegazioni, è un semplice pand si Spagna tagliato e striscioline e utilizzato per rivestire una tortiera, o meglio una ciotola leggermente svasata, dal cui nome arabo prende origine il termine di "cassata".
E' importante, anzi fondamentale per la riuscita del dolce, che la ricotta sia freschissima; le proporzioni tra ricotta e zucchero sono di 10 : 4, ovvero per un chilo di ricotta bisogna utilizzare 400 gr di zucchero, non di più, pena un gusto decisamente stucchevole. La glassa è realizzata con zucchero impalpabile al quale va aggiunta la quantità di acqua necessaria ad ottenere un composto denso ma fluido, che scivoli bene sulla superfice della torta e che rapprenda velocemente.
Prima di ricoprire la cassata può risultare utile fare una prova di consistenza su di un piattino.
 

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Graffe




 
Queste buonissime graffe non sono di mia invenzione, la ricetta è stata infatti presa in prestito dal blog di Adriano, che ringrazio tantissimo, e la trovate qui.
Il sapore è molto simile a quello delle graffe vendute nei bar qui a Catania, spero vi piacciano!!

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Tartufi bianchi e neri




 

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La fiera dei morti...e delle menzogne.

>> lunedì 2 novembre 2009

Ecco un articolo apparso il 30/10 sul sito internet radiocatania :
"Prosegue il ricco programma di iniziative commerciali all’interno della Fiera dei Morti. L’evento, che sta raccogliendo consensi da parte delle centinaia di visitatori che da poco più di due giorni affollano il “Santa Sofia”, è stato ancora una volta caratterizzato da grandi attrazioni che non hanno mancato di appassionare adulti e bambini. Ieri complice la bella giornata di sole si è potuto registrare una importante affluenza sin dall’apertura dei cancelli: “ Tutto sta andando secondo le nostre previsioni della vigilia – dice il vice sindaco ed assessore alle Attività Produttive Mario Chisari- la fiera dei morti rappresenta un appuntamento storico ed importante per la nostra città  che unisce da un lato l’importante tradizione del culto dei Defunti, e dall’altro la forte vocazione commerciale di Catania. Ci stiamo prodigando per rendere tutto estremamente ordinato, pulito e sicuro. Finora ci siamo sempre riusciti”. La fiera
rappresenta una manifestazione capace di attirare l’interesse dei catanesi, attirati da un’offerta commerciale unica e non solo. Ieri è stata una giornata all’insegna delle famiglie e del divertimento: “ Tutti i presenti, Sindaco in testa- afferma il titolare di una delle bancarelle- ha potuto constatare di persona la bravura, la competenza e la professionalità di noi esercenti. Stiamo incrementano i nostri affari e per tanti di noi, in questo periodo di profonda crisi, è una boccata di ossigeno non indifferente”. La sicurezza e la circolazione veicolare come sempre verranno prima di tutto. Per garantire la tranquillità e il rispetto delle regole, vigili urbani e forze dell’ordine intensificheranno i controlli nelle vie limitrofe, provvedendo al sequestro di articoli posti in vendita da commercianti non in regola ed elevando multe o provvedendo alla rimozione forzata del mezzo per tutti gli automobilisti indisciplinati.
Come l’anno scorso, sarà allestito un piano di collegamento per coinvolgere le municipalità ed i comuni limitrofi quali Gravina, Mascalucia, Sant’Agata Li Battiati, San Giovanni La Punta, Tremestieri e Misterbianco.
“ Ognuno di noi sta facendo un ottimo lavoro- sottolinea Concetto Cappadonna- ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Sin dall’ingresso ai parcheggi, la gente si congratula con noi per l’ordine che stiamo riuscendo a mantenere”.
Tante le vie d’accesso, sia dalla tangenziale che dalla circonvallazione, per garantire una maggiore fluibilità ed essere raggiungibile utilizzando le fermate Amt  dell’autobus 443, in via Zenone, e 449, in via Carubella. Come sempre saranno presenti tutte le categorie merceologiche. La pulizia quotidiana, e ovviamente finale dell’intera zona è garantita dagli operatori della Nettezza urbana"

Ora io mi chiedo : ma hanno voglia di scherzare? Pulizia ed ordine? Aspettate, ma state parlando della fiera dei morti di Catania, dove munnizza, disordine ed illegaità regnano sovrane? Bhè, se è così vi consiglio di darvi una rinfrescata perchè siete ben lontani dalla realtà...
La cosidetta "fiera dei morti", organizzata per il secondo anno nella zona di via Santa Sofia non raggiunge certo i livelli di delirio omnipresenti quando la manifestazione era organizzata nel già intasatissimo centro storico (per chi non ne ha esperienza diretta vi lascio immaginare come può essere una manifestazione fieristica organizzata al centro di una città caotica come Catania), ma vi si avvicina molto.
Innanzitutto sono assolutamente contraria all'iniziativa do coloro ii quali (l'Università?) hanno deciso di affidare alla manifestazione un parcheggio destinato agli studenti e lavoratori che ogni mattina si recano, non per piacere, presso la cittadella universitaria ed il policlinico, sottraendo loro un utile ausilio data la cronica mancanza di posteggi nella zona. Vi sono molte altre strutture più idonee, giusto per citarne una, l'inutilizzato (ed inutile) parcheggio scambiatore di Via Leucatia.
Ma passiamo oltre. Nei giorni di maggiore affluenza (ovvero ieri ed oggi) le zone limitrofe divengono impraticabili per i residenti che si vedono costretti a difficoltosi slaloom per ritornare a casa : autovettore posteggiate ovunque, su marciapiedi di strade già di per sè molto strette, sulle scivole di accesso ai condomini, agli angoli delle strade, in doppia e tripla fila, posteggiatori abusivi di tutti i tipi (anche ragazzini improvvisatisi tali per l'occasione) venditori di castagne e quant'altro ad occupare ogni angolo rimasto disponibile.
Insomma, una situazione insostenibile.
Per cui, ieri sera, stufa della situazione, chiamo la polizia municipale, se non altro per sapere cosa stanno facendo per risolvere la situazione.
Alla prims chiamata colui che mi risponde, dopo aver sentito la mia richiesta mi dice "Signora, ha perfettamente ragione, le passo la centrale operativa e vediamo cosa possiamo fare". Silenzio di qualche minuto e dopo di chè cade la linea.
Non demordo e provo con la municipale di gravina. L'agente che mi risponde, davvero gentilissimo, mi informa che purtroppo la loro unica pattuglia è impegnata davanti al cimitero. Ma non si limita a dirmi questo: mi sostiene nelle mie ragioni e mi fa presente che purtroppo il problema è del comune di catania perchè è da quest'ultimo che la manifestazione è organizzata; "Signora, ha ragione, queste cose loro le organizzato così, come si sveliano la mattina, senza pianificare nulla, senza organizzare un piano viario : si immagini che non si sono degnati minimamente di contattarci per organizzarsi con noi. Purtroppo Lei non è la prima che chiama, e mi dispiace tantissimo. Adesso chiamo la centrale di catania e vediamo cosa fare".
Davvero una persona gentilissima, fossero tutti così!
Comunque sia la sua chiamata non deve avere avuto molto effetto perchè oggi pomeriggio la situazione era identica se non peggiore, e a serata è appena iniziata, quindi...CHE NON VENGANO A RACCONTARCI CAZ...ATE, PLEASE

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