This is it!!!

>> martedì 27 ottobre 2009

Ecco fresche fresche per voi le succulente notizie di oggi, direttamente dal tg2.
Per prima cosa la politica: pace fatta tra Berlusca e Tremo, come sottofondo " All you need is love", Beatles.
Dopo essere corso a farsi difendere da Bossi il povero Tremonti ha finalmente chiarito con Berlusconi: l'amore non è bello se non è litigarello.
Seguono tre servizi sul presunto abbandono del PD da parte di Rutelli con relativa storia della vita di "colui che viene soprannominato Ciccio Bello" (testuali parole) ; sottofondo "Centro di gravità permanente di Battiato.
Un servizio rapido invece per la conferma della condanna di reclusione per l'avvocato Mills.
Chiusa la esauriente pagina politica si passa alla "cronaca" : ennesimo servizio sull'omicidio di Chiara Poggi; esclusivo !!! : al tg2 l'intervista della donna che si è fatta scappare di mano la carrozzina col proprio bimbo dentro, finita sui binari mentre sta per passare il treno. La donna, che come si vede dal video si era fatta letteralmente addosso, parla di miracolo (culo enorme) in una intervista ad una rete austriaca.
Segue un servizio su "Animal Farm" (fu scritto per contrastare l'ideologia comunista? Misteri che ancora devono essere svelati!) e poi, udite udite : Brad Pitt che cade dalla moto, e infine, dulcis in fundo, servizio su Michael Jackson, che ci sta sempre bene.
No comment.

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efjoi ergoier

>> domenica 25 ottobre 2009

wdhiuowioifewhihfhdskjbhjkl sjkkjjjjjjjjjjjjjjjjjjol            psssssssssssssssss  jjjjjjjjjjjjjjoò joò j juosqw fuewhi bv cbfgj wh nfuew b hip gheri fhueai fhreiuaqvc ps ygr hbieò tu hbus aefhurgf gfr

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Dopo la pioggia....

>> sabato 24 ottobre 2009





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Rame di Napoli

>> domenica 18 ottobre 2009






Stamattina sono stata in pasticceria da mio zio...e vedendo gli scaffali pieni di leccornie del periodo (bersaglieri, totò, n'zuddi, etc, etc...), non potevo perdere l'occasione di rubare la ricettuzza delle rame di napoli, che di napoletano non hanno niente!
Sono infatti una tipica delizia catanese preparata nel periodo della ricorrenza dei defunti.
Sono riuscita a decifrare la ricetta da mio zio tra preparazione di una torta di compleanno e la decorazione dei cestini di crema con le fragoline e poi sono andata di memoria e di improvvisazione (perchè non avevo carta e penna e perchè nella fretta non potevo chiedergli il procedimento, se no mi uccideva!!)
Il risultato devo dire che è ottimo!!
Allora, per prima cosa dovete fare un pan di Spagna : io questa cosa non la sapevo perchè nelle ricette on line non l'avevo mai senita, però così dice il grande capo e ho fatto bene a fidarmi! Dunque, il pan di spagna lo dovete fare dello stesso peso (circa ) dello zucchero della ricetta, a me ne serviva 110 gr quindi ne ho fatto uno da due uova, 60 gr di zucchero e 60 di farina, così ero sicura di arrivare almeno a 120 gr di peso (il resto me lo sono pappato :-D ) io l'ho fatto senza lievito e vi consiglio di fare altrettanto perchè poi dovrete aggiungerlo all'impasto che prevede un altro agente lievitante.

Quindi queste sono le dosi :
300 gr di farina;
110 gr di zucchero;
110 gr di pan di Spagna;
120 gr di miele di acacia;
75 gr di acqua;
45 gr di burro fuso;
4,5 gr di ammoniaca per dolci;
65 gr di cacao;
2 goccie di aroma arancia;
1 chiodo di garofano;
un pizzico di cannella.

Per ricoprire
Cioccolato di copertura fondente di ottima qualità.
Granella di pistacchio.

Il procedimento è piuttosto semplice: setacciate in una terrina capiente la farina, lo zucchero, il cacao e l'ammoniaca, aggiungete il miele e mescolate bene. Unite la cannella, l'aroma all'arancia e il ciodo di garofano precedentemente schiacciato con il batticarne.
Spezzettate il pan di Spagna ed unitelo al composto, infine aggiungete l'acqua ed il cacao e cominciate ad impastare usando le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Dividetelo in tre o quattro pezzi e ottenete dei "salsicciotti" di circa 3 cm di diametro che taglierete in pezzi lunghi circa 5 cm.
Posizionateli sulla piastra rivestita di carta da forno e schiacciateli un pò, dando una forma ovale.
Infornate a 180 gradi per una decina di minuti, facendo attenzione a che rimangono morbidi.
Una volta freddi sciogliete la cioccolata e mettetela in una ciotola un pò larga, prendete le rame ed immergetene la parte superiore nella cioccolata, mettete al centro un pò di granella di pistacchio e lasciatele riposare un paio di ore.
Buon appetito!

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BAARIA

>> domenica 11 ottobre 2009

Ho pensato di parlare un pò di questo film semplicemente perchè è l'ultimo che ho visto...e forse anche perchè, sebbene sia passata una settimana, ancora a volte mi sorprendo a rifletterci e a cercare di capire che impressione mi abbia dato.
Vederlo credo fosse diventato quasi un obbligo: se ne è parlato molto, forse troppo, e poi, se era piaciuto al nostro amato presidente del consiglio...non potevo non andare a capirne il perchè!
Ciò che alla fine mi è rimasto è una sensazione strana, già provata altre volte, nel non riuscire ad esprimere un giudizio netto alla domanda : "Allora, ti è piaciuto? Com'è?".
Non posso dire che sia un bel film nè che non mi sia piaciuto; di sicuro ho capito il motivo per il quale sia piaciuto al "cavaliere": una visione del fascismo che definirei da "barzelletta", leggera e ironica, una visione del comunismo come movimento di disfatta, responsabile di tutto il male della società, un episodio come quello di portella della Ginestra relegato all'immagine di un titolo su di un giornale.
Tornatore  vorrebbe racchiudere in 150 minuti 40 anni di storia italiana, raccontando al contempo la vita di un paese di provincia, con il suo corteo di "mostri" e "santi" tali da meritare un posto nell'affresco della cattedrale, e una delicata storia d'amore, affidando il tutto ad una narrazione corale in pieno stile verista, direi quasi "malavogliano".
Il regista vorrebbe prendere in considerazione un piano sociale, un piano storico, un piano politico ed un piano personale della vita dei suoi protagonisti ma in realtà non riesce ad approfondirne alcuno; decisamente non si può volere tutto e bisognava forse sacrificare qualche aspetto per approfondirne qualcun'altro.
Pur nella coralità della visione,alcune scene si evidenziano racchiudendo piccoli momenti di un mondo svanito, che Tornatore rievoca con nostalgia : la "rivoluzione" rappresentata dal ballo “misto” dove per la prima volta un uomo invita a ballare una donna, i saluti per i defunti affidati ai moribondi ( così tanti che "se non me li scrivete finisce che me li scordo") , la fuitina al contrario, la santa patrona, che sotto una pioggia battente, "se non rientra lei in Chiesa, non entra nessuno", i voti dei non vedenti, trasportati freneticamente ale urne alla diperata ricerca di una vittoria elettorale, la, prevedibile, fuoriuscita della mosca (ancora viva?) dalla trottola nella qual era stata rinchiusa.
Il risultato, per me, è un' "insalata mista", dove si "vola" in modo un pò troppo forzato e senza coesione, da un'epoca ad un'altra ( utilizzando, per forza di cose, il dissolvimento di una scena per passare alla successiva, come se si trattasse di capitoli di un libro) e che alla fine ti lascia dentro un grande senso di delusione.
Il cast, di tutto rispetto, che vede una esagerata sequela di attori noti al grande pubblico ( Luigi Lo Cascio, raul Bova, Beppe Fiorello, Laura Chiatti, Nicole Grimaudo, Michele Placido, Nino Frassica, Tony Sperandeo,  Aldo Baglio, Vincenzo Salemme, Giorio Faletti, Leo Gullotta, Ficarra e Picone, etc) delegati a ruoli secondari con la scelta di riservare al ruolo dei protagonisti volti meno noti ( Francesco Scianna e Margareth Madè) è un vano tentativo di riempire una storia vuota e di attirare più spettatori possibili. Da sottolineare il ruolo di Monica Bellucci, alla quale Tornatore assegna l'unico ruolo che evidentemente reputa all'altezza dell'attrice ( vedere per capire :op !).
Meritano invece una nota più che positiva le splendide musiche di Ennio Morricone che non si smentisce mai, la riproduzione degli ambienti, interni ed esterni, ee la splendida fotografia diretta da Enrico Lucido.
Insomma, il film merita  certamente di essere visto ma non è certo il capolavoro che avrebbe potuto essere.
Non so se il film vincerà l'oscar, il che comunque non credo abbia un grande significato reale, ma se posso permettermi credo davvero che meriterebbe un premio il trailer, toccante, ben fatto, lascia parlare i gesti, le immagini, le musiche, piuttosto che le parole, ed emoziona al punto da dare i brividi.

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